Coenzima Q10

Diversi fattori riducono i livelli di Coenzima Q10 nell'organismo: età, apporto alimentare insuficiente, stress, infezioni.

Il coenzima Q10 è contenuto in molti alimenti. La più elevata concentrazione di coenzima Q10 si trova nella carne e nel pesce. L'apporto medio attraverso l'alimentazione è stimato intorno ai 10 mg/die. È stato dimostrato che l'organismo necessita di 100 mg/die di coenzima Q10 per far fronte al suo consumo. Un quantitativo che non può essere fornito dall'alimentazione normalmente seguita.

Il Coenzima Q10 esiste in due forme:

• Ubichinone: forma ossidata, che partecipa al metabolismo energetico cellulare mitocondriale e alla sintesi dell'ATP;
• Ubichinolo: forma ridotta, altrettanto essenziale in quanto garantisce la funzione antiossidante del coenzima Q10.

A seconda delle esigenze e della localizzazione (sangue e linfa per l'ubichinolo e mitocondri per l'ubichinone), ogni forma ha una specificità di azione: protezione delle membrane e delle lipoproteine dall'ossidazione per l'ubichinolo, funzionamento mitocondriale e produzione dell'ATP per l'ubichinone. Dopo l'assorbimento, il coenzima Q10 passa da una forma all'altra, cioè dalla forma ubichinone alla forma ubichinolo, motivo per cui i benefici di una supplementazione delle due forme sono comparabili. La forma ubichinolo presenta tuttavia il vantaggio di aumentare significativamente la biodisponibilità del coenzima Q10. Questa proprietà è utile nei casi di problemi dell'assorbimento intestinale, più precisamente negli anziani, nei casi di patologie intestinali infiammatorie croniche e in caso di squilibrio della flora intestinale.